Ambiente (programma di Riconquistare l’Italia per la Regione Umbria)
Dal programma della lista Riconquistare l’Italia per le elezioni regionali del 27 ottobre 2019 (candidata Presidente Martina Carletti).
La nostra visione della gestione di ambiente e territorio vede nella buona salute di questi sistemi la fonte del sostentamento e del benessere dell’essere umano.
Riteniamo quindi che sia necessario che la politica si faccia parte attiva nel conciliare le esigenze legate al soddisfacimento dei bisogni umani con quelle di tutela dell’ambiente, nella convinzione che nel lungo periodo si tratti di due istanze non contrapposte ma concorrenti ad assicurare il benessere e la prosperità del cittadino. Il principio ispiratore dell’azione politica deve essere quello dell’art.41 della Costituzione, per cui l’iniziativa economica privata è libera, ma non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale, in questo caso rappresentata dalla preservazione dell’equilibrio degli ecosistemi e del paesaggio.
Consumo di suolo e rischi idrogeologici.
Il suolo fertile è una risorsa non rinnovabile da cui discende la nostra stessa capacità di sostentamento. Questa risorsa va preservata, specie per ciò che riguarda i suoli pianeggianti ad alta fertilità. Un approccio ragionevole al problema deve prevedere, oltre a tutte le misure possibili per incentivare il riutilizzo e la riqualificazione dell’edificato esistente e delle aree dismesse, con vantaggi anche di contenimento della polverizzazione dei centri urbani e conseguentemente di organizzazione ed efficacia del trasporto pubblico, l’articolazione del grado di tutela e di preservazione dalla cementificazione sulla base delle caratteristiche dei suoli.
Analoga cura andrà posta nel tutelare lo straordinario paesaggio umbro, come prescritto dall’art. 9 della Costituzione, ricordando anche che esso è parte integrante della cultura e della storia della nostra regione. La manutenzione del territorio dovrà essere costante e capillare, con particolare attenzione alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’alveo dei fiumi, onde prevenire i rischi idrogeologici derivanti da eventi naturali estremi.
Ambiente urbano.
La gestione dell’ambiente urbano andrà improntata alla valorizzazione e incremento del patrimonio arboreo, nella convinzione che le funzioni positive espletate dagli alberi, dalla mitigazione della temperatura ambientale nella stagione estiva all’aiuto nella gestione delle precipitazioni abbondanti, costituiscano un beneficio rilevante e necessario per migliorare l’ambiente cittadino. Per ottenere questi benefici, senza derogare alle esigenze di sicurezza, occorre fornire ai comuni le competenze per una gestione adeguata del patrimonio arboreo, in particolare in relazione ad impianti e potature. La sinergia con le competenze presenti sul territorio costituirà una questione primaria per realizzare una vera cultura dell’arboricoltura urbana.
Un’agricoltura redditizia per prodotti sani e di qualità.
L’agricoltura deve tornare ad essere parte rilevante del sistema economico. A questo fine intendiamo operare per proteggere le produzioni locali dalla concorrenza dei prodotti esteri a basso costo, disinnescando la competizione al ribasso innescata dal principio di libera circolazione delle merci imposto dalla UE, e ponendo l’enfasi sulla vicinanza tra produzione e consumo come strumento per minimizzare l’impatto ambientale e per portare sulle tavole prodotti freschi e garantiti. Le specificità locali vanno tutelate e valorizzate, in quanto espressioni della nostra cultura millenaria, oltre che potenziale fonte di reddito. L’utilizzo di tecniche agricole a basso impatto ambientale, anche attraverso la promozione di una forte sinergia tra mondo imprenditoriale e ricerca scientifica, è un altro obiettivo a cui puntare, con la coscienza che ecosistemi ben preservati sono nel lungo periodo di sostegno all’agricoltura stessa, intesa anche come bene da lasciare in eredità in buono stato alle generazioni future. In particolare, enfasi va messa nel prevenire le criticità legate ai periodi di siccità, che in conseguenza dei cambiamenti climatici potrebbero risultare sempre più frequenti in futuro.
Energia.
L’amministrazione regionale deve lavorare per promuovere l’efficienza energetica degli edifici, sia nuovi che ristrutturati, al fine di ridurre i consumi per riscaldamento e raffrescamento, e in particolare il ricorso alla combustione di biomasse che rappresenta una criticità per ciò che riguarda la qualità dell’aria.
Analogamente, attraverso un miglioramento dell’efficienza del sistema di trasporto pubblico, occorre ridurre la necessità del ricorso al mezzo privato, con conseguente riduzione dei consumi energetici. L’illuminazione pubblica deve essere progressivamente riconvertita all’uso della tecnologia LED, che consente importanti risparmi energetici a parità di emissione luminosa. L’utilizzo di biomasse provenienti dall’agricoltura per la produzione di energia va regolato in maniera da far sì che gli impianti utilizzino effettivamente solo ciò che proviene dal territorio circostante, evitando il trasporto del combustibile su lunghe distanze, che riduce sensibilmente l’efficienza del sistema e causa aggravio di produzione di inquinanti. La Regione deve farsi promotrice della realizzazione di sistemi di ricarica di veicoli elettrici presso le strutture turistiche e gli esercizi commerciali dotati di parcheggi, illustrando attraverso una campagna informativa mirata i benefici che possono risultarne in termini di attrattività.
L’aria che respiriamo.
Le criticità presenti nella qualità dell’aria, in particolare per ciò che concerne i superamenti dei limiti di concentrazione di PM10 nella Conca ternana, ma anche a Narni e Foligno, vanno affrontate con provvedimenti mirati, operando in stretta sinergia con le notevoli competenze esistenti nel mondo della ricerca pubblica per individuare le azioni migliori in termini di rapporto costi/benefici. Poiché le principali attività responsabili di questi superamenti sono il traffico e il riscaldamento domestico a legna, le soluzioni a questo problema saranno strettamente legate ai provvedimenti per il miglioramento del trasporto pubblico da un lato, e alla politica energetica dall’altro.
Acqua fonte di vita.
Il problema della qualità dell’acqua va affrontato rigorosamente in stretta sinergia con quello dei rifiuti, che costituiscono la maggiore minaccia alle nostre falde. Esso costituisce un tassello essenziale nel programma di valorizzazione dell’agricoltura. Il fondamentale principio che tutte le acque superficiali e sotterranee sono pubbliche e non mercificabili deve essere pienamente attuato, con l’obiettivo di risolvere in maniera strutturale le criticità che sono all’origine delle emergenze idriche. Contro la martellante propaganda per il consumo di acqua in bottiglia, con conseguente produzione di rifiuti, va attivamente promosso l’utilizzo dell’acqua pubblica in ambito alimentare. La rete idrica deve essere ammodernata attraverso adeguati investimenti pubblici, così da ridurre i guasti e le perdite. Il 40% di capitale sociale di Umbria Acque attualmente in mano di soggetti privati deve essere riportato sotto controllo pubblico.
Caccia.
La gestione della caccia deve essere improntata ad una visione di equilibrio dinamico tra uomo e ambiente, evitando le derive animaliste ma al contempo accettando che un ambiente sano è anche caratterizzato da una adeguata presenza di fauna selvatica. Attraverso una mediazione tra gli interessi dell’agricoltura e quelli delle associazioni venatorie occorre restituire alla caccia la sua originaria funzione di metodo di controllo delle popolazioni di animali selvatici su livelli compatibili con la convivenza con le attività umane, anche attraverso la preservazione dei loro ambienti naturali, in particolare quelli boschivi. Ripopolamenti e date di apertura e chiusura della caccia andranno quindi regolati in funzione di queste esigenze, tenendo anche conto degli effetti della numerosità di certe specie su quella di altre e sull’ambiente. Questa funzione andrà espletata in stretto coordinamento con le competenze scientifiche che il territorio può fornire, in particolare quelle universitarie.
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