Mozione del Direttivo RI su commissione per lo scopo di fase e modifica organizzativa (per l’Assemblea nazionale del 27 novembre 2022)
MOZIONE DEL COMITATO DIRETTIVO DI RI
SULLA PROMOZIONE DI UNA COMMISSIONE DI ANALISI E APPROFONDIMENTO RELATIVI ALLO SCOPO DI FASE E ALLA EVENTUALE MODIFICA DELL’ORGANIZZAZIONE DI RICONQUISTARE L’ITALIA
PREMESSO
che, purtroppo, non è certo che allo Statuto di Italia Sovrana e Popolare (di seguito anche solo ISP) verrà data attuazione, perché è incerta la volontà del Presidente di Ancora Italia e del Segretario del Partito Comunista di proseguire il progetto di ISP così come è stato definito nell’atto costitutivo e nello statuto;
che sia nel caso in cui si darà attuazione allo Statuto di ISP sia nel caso in cui uno o entrambi gli alleati decidano di porre fine all’esperienza di Italia Sovrana e Popolare, sarà comunque necessario definire lo scopo sociale di fase di Riconquistare l’Italia;
che definire lo scopo sociale di RI sarà relativamente semplice nel caso in cui l’alleanza prosegua, trattandosi di prevedere il modo in cui stare nell’alleanza, mentre sarà molto più complesso e richiederà profonda riflessione, nel caso in cui l’alleanza non prosegua;
che in entrambi i casi potrà o addirittura dovrà essere rivista l’organizzazione di Riconquistare l’Italia, per adeguarla allo scopo di fase (nel caso in cui il nuovo scopo di fase suggerisca o imponga una diversa organizzazione) o comunque per tener conto di esigenze avvertite dai soci e che non siano necessariamente legate al nuovo scopo di fase;
che oltre che profonda, la riflessione dovrà essere la più ampia possibile, coinvolgendo un numero di soci ragguardevole distribuito su tutto il territorio, con un limite numerico congruo che garantisca una proficua e corretta analisi;
che la riflessione interna al partito su di un eventuale nuovo scopo di fase e nuova organizzazione, in un periodo senza altre incombenze statutarie, non può che rafforzare e migliorare il momento decisionale assembleare successivo attraverso mozioni ed emendamenti che raccoglieranno tutto o in parte le analisi emerse nella commissione;
che vi è il rischio o addirittura la probabilità che, subito dopo l’assemblea, si debba prendere atto che l’esperienza di ISP è conclusa (per volontà degli alleati, non disposti a continuarla o – ma è la stessa cosa – disposti soltanto a fare di ISP qualcosa di diverso da ciò che è), sicché è di vitale importanza che il momento di vuoto che si potrebbe creare sia colmato con la migliore attività che si possa svolgere in queste occasioni: la riflessione;
TANTO PREMESSO
il Comitato Direttivo di Riconquistare l’Italia propone all’Assemblea di deliberare:
di dar vita ad una commissione che comprenda, oltre ai membri del Comitato Direttivo di Riconquistare l’Italia, un socio per ogni collegio plurinominale previsto per le elezioni della Camera;
che possono far parte della Commissione i soci che abbiano partecipato attivamente alla raccolta delle sottoscrizioni e alla campagna elettorale per le elezioni politiche nazionali;
che è vivamente raccomandato di evitare votazioni – foriere di inutili dispiaceri e delusioni – e di scegliere uno dei soci che maggiormente hanno collaborato nella raccolta delle sottoscrizioni e nella campagna elettorale;
che la commissione non debba dar luogo a deliberazioni (trattandosi di organo non previsto nell’attuale statuto), bensì semplicemente a una profonda riflessione sullo scopo di fase e su pregi e difetti, vantaggi e svantaggi, potenzialità e rischi di altre forme organizzative;
che la commissione sia presieduta dal Presidente del Partito e, in caso di sua assenza, dal Segretario del Partito, i quali dovranno garantirne l’ordinato svolgimento, dando l’ordine del giorno delle sedute, delimitando i tempi degli interventi, e fissando direttive minime ma efficaci per lo svolgimento di una riflessione rigorosa.
Si propone il seguente emendamento alla mozione del Comitato Direttivo “commissione per lo scopo di fase e modifica organizzativa” inerente i seguenti paragrafi:
il Comitato Direttivo di Riconquistare l’Italia propone all’Assemblea di deliberare:
1) di dar vita a due commissioni che comprendano, rispettivamente, i membri del Comitato Direttivo di Riconquistare l’Italia una e un socio per ogni collegio plurinominale previsto per le elezioni della Camera l’altra;
2) che possono far parte della Commissione i soci che abbiano partecipato attivamente alla raccolta delle sottoscrizioni e alla campagna elettorale per le elezioni politiche nazionali;
3) che è vivamente raccomandato di evitare votazioni – foriere di inutili dispiaceri e delusioni – e di scegliere uno dei soci che maggiormente hanno collaborato nella raccolta delle sottoscrizioni e nella campagna elettorale;
4) che le commissioni non debbano dar luogo a deliberazioni (trattandosi di organi non previsti nell’attuale statuto), bensì ognuna a una mozione di proposta di modifica dello Statuto da sottoporre a votazione, nell’Assemblea 2023 da tenersi entro e non oltre il mese di Giugno del prossimo anno così come previsto dallo Statuto;
5) che la commissioni siano presiedute dal Presidente del Partito e, in caso di sua assenza, dal Segretario del Partito quella composta dal Comitato Direttivo mentre l’altra da un membro eletto dalla Commissione dei soci tra i sui componenti, i quali dovranno solo garantirne l’ordinato svolgimento, redigere l’ordine del giorno delle sedute su indicazione dei membri delle due Commissioni, delimitando i tempi degli interventi.
6) Che le commissioni possano confrontarsi nel caso lo ritenessero utile mettendo a confronto le due proposte ed eventualmente integrarle con lo scopo di portarne una unica, votando la questione con una maggioranza qualificata dei 2/3 di ciascuna commissione
7) Che il documento finale debba essere votato dalla specifica commissione con una maggioranza dei 2/3 dei componenti della stessa
8) Che le proposte vengano pubblicate sul sito del partito e comunicate nei vari canali social con almeno 45 giorni d’anticipo rispetto la data di convocazione dell’assemblea
9) Che il voto della futura modifica statutaria sia fatto attraverso voto segreto dagli aventi diritto.
i soci proponenti:
Matteo Natalini
Mauel Costanzi
Andrea Moretti
Nicola Violetta
Luca Bibi
Paolo Farsi
Simone Boemio
Massimiliano Avogadri
Jonny Spini
Caternia Meloni
Francesco Santorelli
Andrea Corritore
Tiziana Fiordiponti
Alberto Ceppari
Maurizio Zappanico
Cristina Foffi
Tommaso Stefani
Stefania Portici
Andrea Alquati
Maria Grazia Biraghi
Guido Passoni
Francesco Fracassi
Laura Campagna